|
|
| Questo è un pezzo del libro del grande Antonio: "L'affare di cui vado più orgoglioso riguarda l'acquisto di Manuel Rui Costa. Avevo già visionato alcune cassette col talento del Benfica in azione. Mi piaceva la sua eleganza, la dolcezza con la quale sapeva avanzare col pallone attaccato al piede. Chiedo a Cecchi Gori di poterlo andare a vedere dal vivo in Italia-Portogallo, fase finale dell'Europeo Under 21 a Montpellier. Vi dico subito che Manuel disputò una brutta partita (...) A un certo punto Rui inventa un passaggio profondo per l'inserimento di Joao Pinto. Un gesto da campione. Ricordo che chiusi il bloc-notes e andai a telefonare in società. "Va preso, va preso subito". (...) Con Cinquini voliamo in Portogallo. Branchini, procuratore di Rui, con Carlo Pallavicino da sempre tifoso viola, ci informa che il Barcellona è a un passo da chiudere l'acquisto (...). Il presidente del Benfica ci riceve a Cascais, la trattativa dura tutto il pomeriggio. Alla fine ci dice: "Per sette milioni di dollari Rui è vostro, ma dovete convincerlo a rinunciare al Barcellona". Vado io a parlare con Rui. Lui sapeva chi ero, si ricordava dell'Italia campione del mondo dell'82. "Sogno di consegnarti la mia maglia numero 10". Rui spalancò gli occhi davanti a questa frase, avevo fatto centro. (...) A Rui ho voluto molto bene, lui è un campione anche fuori dal campo."
RIVOGLIO ANTONIO IN SOCIETA'!!!!!!!
|
| |